Vietato chiamarla “casa della vacanza”

Non lo è più, perché, negli ultimi anni, secondo gli addetti ai lavori, la seconda casa è diventata nel tempo espressione di uno stile di vita diverso e di una “ricercata” manifestazione del proprio modo di essere. Non e non solo più legata al momento delle ferie ma diventa un realtà da vivere tutto l’anno. Addio dunque ai mobili “rimediati” ma occasione di ricerca di un arredo funzionale e bello allo stesso tempo. Accortezze che valgono anche per gli spazi: non più metri quadrati “aggiustati” ma ragionati e organizzati.

Walter Valeri titolere cose di casa

«Più cura, più funzionalità e magari anche un tocco di design perché, possiamo dire che, il benessere diffuso ha portato a vivere queste abitazioni non solo pochi giorni definiti all’anno, come in passato, ma anche in più situazioni e nelle diverse stagioni», spiega il titolare di Cose di Casa Walter Valeri.

Nel 2021, secondo un’analisi Fiaip, in Italia si è registrata una crescita del numero delle compravendite di seconde case che sono salite a circa 190mila unità e hanno registrato un + 52% rispetto al 2020 e un +36% rispetto al 2019.

E le Marche, nella loro conformazione fisica e paesaggistica, si prestano bene a questa modalità di approccio. Distanze non eccessive tra mare, monti e campagna. Tra costa e Appennini, tra borghi storici, città d’arte e luoghi in collina. «E proprio la collocazione del nostro show room a Jesi, in un’area geografica vicina alla costa e non lontana dalla montagna ci ha permesso di acquisire in oltre trenta anni di attività quel know how e quelle competenze per fornire al cliente le giuste soluzioni per l’arredo di questa tipologia di immobile», dice Valeri.

Molti infatti, e soprattutto stranieri, quelli che hanno scelto di recuperare case coloniche nella campagna marchigiana, come prima o seconda abitazione. Qui spesso la parola chiave è contaminazione quando si parla di stili: il moderno si unisce al recupero di pezzi “antichi” o semplicemente vecchi dando carattere e originalità alla dimora in uno stile tendenzialmente country. In montagna spesso si seguono le tradizioni del posto e anche in questo caso si opta per uno stile “fusion”. Qualche azzardo nei colori. Come nel caso delle abitazioni al mare. Qui si osa nelle nuance del blu, verde, arancio. Ma in tutti i casi il minimalismo prevale e magari si punta sull’originalità dei complementi d’arredo e degli accessori, dalle lampade ai tappeti ai cuscini. «Certo è che i denominatori comuni di ogni situazione sono bellezza e funzionalità per un vivere confortevole e accogliente. Si cercano i comfort della propria casa, dalla lavatrice alla lavastoviglie o ai grandi frigoriferi, per esempio, soprattutto nelle case al mare». E poi si lavora sugli spazi. Quando è possibile niente è lasciato al caso: le cucine si attrezzano valorizzando le aree di appoggio, i contenitori e gli armadi salvaspazio che inglobano elettrodomestici. Bello e funzionale insieme. Per le camere stessa modalità: si lavora sul “su misura” per recuperare i centimetri. E poi immancabili i letti a castello o quelli estraibili.

Anche l’outdoor, che sia balcone o giardino o veranda, è organizzato secondo criteri di funzionalità ed estetica per una vivibilità che supera la bella stagione.

Per la seconda casa a vincere sono le soluzioni su misura, al centimetro, valorizzate dalla qualità degli arredi che rendono originale e funzionale gli ambienti per viverli e “gustarli” tutto l’anno.