Speciale Veneta Cucine, tra presente e futuro. L’approfondimento con Walter Valeri e Ilaria Vitali, rispettivamente titolare e interior designer di Cose di Casa
Non chiamatela solo cucina. Perché non lo è. Non lo è più. Certo, di sicuro, è il regno dei fornelli e del frigorifero, del forno e dei piccoli elettrodomestici di tutti i giorni ma ora la sua essenza non si conclude nei manicaretti. Rimane, è vero e fuori di dubbio, il luogo del creare dove però non si mettono più insieme solo gli ingredienti ma anche le parole, le idee, le azioni del nostro vivere quotidiano. Il luogo della contaminazione, dove accanto al profumo del sugo che sobolle in pentola si accolgono persone, ci si rilassa, si lavora e ci si dedica al relax… «La cucina è entrata in sala, nel living, diventando il cuore della casa, dove ci si vive con varie attività tutta la giornata. E così deve essere ampia, semplice, funzionale, perché no hi-tech, e bella. Le nuove tendenze la vogliono con le linee sempre più squadrate, minimale ma “viva”: ecco allora i colori della terra come il tortora o il grigio chiaro con la matericità che si esprime attraverso, ad esempio, i nodi del legno. Vince la parola contaminazione. Sì al bianco, che rimane un “evergreen” ma legato e spezzato dunque con i dettagli dei legni naturali», racconta Vitali.
«Che sia in una prima casa o faccia parte di una ristrutturazione la cucina è la stanza dove si trascorre più tempo e dove si investono le maggiori risorse economiche. Per questo spazio la nostra proposta è massima sia in termini di estetica sia per gli aspetti funzionali, di qualità e prezzo. Un solo nome, Veneta Cucine», spiega Valeri
Focus Veneta Cucine
«Parliamo di una storia dove il saper fare e l’artigianalità si sono fuse in un approccio industriale mantenendo saldi i valori di qualità, attenzione al dettaglio e alle rifiniture, funzionalità e bellezza», dice Valeri. Veneta Cucine realizza “il mobile” nella sua interezza: all’interno dei suoi stabilimenti progetta e produce le proprie collezioni, 40 modelli su 5 diverse scocche con 300 varianti cromatiche e materiche. Questo vuol dire un controllo qualità costante in tutte le fasi di lavorazione che si traduce in una garanzia per il cliente finale. E in prezzi concorrenziali, nonostante la qualità delle proposte. Tra le particolarità distintive della produzione di questa realtà dislocata tra Treviso e Belluno anche la profondità delle soluzioni con piani di lavoro più grandi e spazio maggior per gli elettrodomestici, fattore utile in quest’ultimo caso, ad esempio, per il raffreddamento della serpentina del frigorifero. Particolari importanti che rendono più efficiente il “sistema cucina”.
Caranto, l’hi-tech a portata di mano
L’unicità di Veneta Cucine passa anche per un termine, “Caranto”. Questa parola, di origine veneta che indica un sedimento molto duro del sottosuolo tipico della laguna di Venezia, è stato scelto dal Gruppo per nominare la nuova linea di piani hi-tech in ceramica e quarzo. Caranto, è dunque, sinonimo di qualità, comfort e bellezza.
«Quelle di Veneta Cucine sono collezioni per tutte le esigenze. Le linee essenziali, minimali rispondono ad un gusto estetico che punta sulla bellezza ma non rinuncia alla funzionalità. Tra le novità, quella chiamata “Milano” dove le finiture del legno danno calore ed espressività alle linee pulite e semplici in uno stile Made in Italy. Un gusto che sta incontrando il favore sia di giovani sia di persone di una certa età», conclude Vitali.